Il primo passo da fare quando si avverte un sintomo è non spaventarsi. Il sintomo è sempre un avviso che qualcosa non va, farsi prendere dal panico è la peggior cosa che possiamo fare, perché?
Perché quando si ha paura non si riesce più ad essere obbiettivi, non si riesce più a capire cosa sta succedendo e si delega ad altri il compito di farlo.
Gli altri, anche se competenti, cercheranno di interpretare i sintomi e cercare la causa ma, saranno influenzati da altri fattori non utili ai pazienti o fuorvianti, perché?
“ Quello che temiamo ha la caratteristica particolare a manifestarsi per affinità ed attrazione. “
Tutti gli operatori nel campo della salute hanno fatto un percorso formativo specifico ma, carente di un lavoro su di sé per evitare di influenzare i pazienti.
Anche loro hanno paure, credenze, sono condizionati a loro volta da informazioni di parte. Per esempio i medici devono seguire delle procedure, pena la possibile azione legale nei loro confronti.
Probabilmente solo gli psico-terapeuti, solo per il fatto di essere andati in analisi loro stessi, sono più imparziali ed obbiettivi.
Tutto ciò che vuoi è dall'altra parte della paura. Jack Canfield
Ovviamente avviene tutto in buona fede ma, quello che interessa ora è il bene del paziente e l’aiuto che può ricevere per approfondire e capire di cosa si tratta e fare in modo che prenda le decisioni migliori per se stesso.
Questo significa che bisognerà diventare responsabili della propria salute e non delegare a “nessuno” il potere di decidere per noi.
Chiariamo subito che “La cosa migliore in senso assoluto non esiste” Quello che è meglio per uno può non essere quello che va bene per un altro, perché?
Perché ognuno è diverso anche se abbiamo tante cose in comune.
foto di legadelcane-carbonia