Se così non fosse, non si spiegherebbe come mai tante persone dei paesi tropicali che vivono un mese con quello che noi spendiamo in un giorno li vedi  sereni, magari ballare ai primi ritmi musicali e se gli chiedi come va, alzano le spalle e ti dicono bene, sorridendo. Dal nostro punto di vista non avrebbero niente per cui ridere. 

Ma allora perché è così maledettamente difficile sentirsi felici? Ho cercato di capirlo cominciando a considerare quali sono le caratteristiche delle persone che si sentono infelici, cosa li spinge anche se magari non ci sarebbero le condizioni. Ovviamente è stato più facile, se ne trovano di più. Intanto quando sei infelice ti coccolano più facilmente, fai tenerezza, tanti si preoccupano per te, chi vuol fare del male ad un infelice. Poi ti senti come gli altri, ti senti fare parte di un gruppo e soprattutto ti permette di attirare l'attenzione. Se poi aggiungi il lamento, il processo si rinforza. Allora mi sono detto: 

Sarà per questo che la maggior parte delle persone ha scelto di vivere da infelici? 

La felicità invece ti toglie tutte queste cose, spariscono in un colpo solo, ti fa sentire diverso. Chi si prende cura di una persona felice?Non suscita simpatia, anzi genera invidia. La felicità isola e ti fa sentire fuori dal mondo, ti fa sentire un anormale, in più fa sentire inferiori gli altri, sembra quasi che si sentono presi in giro.

Allora cosa possiamo fare? Comincia ad osservare la tua infelicità e scopri i motivi per cui la provi, poi osserva quando sei felice, quali differenze noti? Quali sono gli ostacoli?

Se vuoi sentirti felice bisogna rimuovere tutti  i vincoli e le condizioni che hai posto, tipo: sarò felice quando avrò questo o quello, quando raggiungerò quell'obbiettivo, quando avrò un milione di euro in banca, una casa, una compagnia, un figlio, bisogna accettare di perdere qualcosa. Se ti senti infelice e perché hai aggiunto qualcosa alla realtà, che sia una aspettativa, un'illusione.

La felicità non ha cause, è la nostra condizione naturale ma si trova qui e ora, non nel futuro. È quella che hanno i bambini, solo che loro sono inconsapevoli, noi potremo essere come i bambini ma con la consapevolezza di un adulto. Se qualcuno ci chiede ma cosa ti è successo per essere così felice? La risposta potrebbe essere: perché no?