Una credenza diventa limitante quando ci crea malessere, quel senso di disagio che ci assale quando le cose non fluiscono.
La vita è flusso, cosa succede se blocchiamo un fiume con una diga ? Si forma un lago a monte e a valle si secca tutto per mancanza di acqua.
Il disagio può trasformarsi in conflitto e se non risolto in tempi brevi in malattia, per questo bisogna lavorare sulle credenze per il benessere o per la guarigione.
Vi sono due razze di stupidi: quelli che credono a tutto e quelli che non credono a niente. Purtroppo io appartengo a entrambe. GESUALDO BUFALINO
Il primo passo da fare è tenere un diario sul quale annotare le credenze che creano disagio. Bisogna che sia cartaceo non informatico, se non per comodità, ma poi bisogna trascrivere manualmente. Perché ?
Perché la scrittura a mano è terapeutica, bisogna farla in un ambiente protetto, senza troppi rumori, distrazioni, con un minimo di introspezione, favorisce e aumenta la consapevolezza.
Ad esempio, quanto un disagio, un sintomo, un dolore, può essere legato ad una credenza limitante ? Molto.
Gli uomini credono volentieri ciò che desiderano sia vero. GIULIO CESARE
Per esempio ci sono persone che per loro natura o costituzione hanno sposato la credenza che ogni cosa bisogna prenderla di petto, mi spiego meglio:
se le chiamano al telefono bisogna sempre essere pronti, non si sa mai, hanno sempre un po’ paura di essere in ritardo e consultano l’ora spesso, se hanno un compito da svolgere, bisogna farlo subito e al più presto, temono di quello che possono pensare gli altri, in generale, temono le loro critiche …
Magari pensano che la reazione sia quella giusta, la sola, l’unica. La vita è un po’ faticosa, non fluisce molto ma dopotutto ci diciamo: “ siamo fatti così. “
“Lucido” è quando credi soltanto a metà di ciò che ti dicono. "Brillante" è quando sai a quale metà credere. ROBERT ORBEN
Queste sono esempi di credenze limitanti che non ci permettono di esprimere il nostro potenziale e anzi ci creano disagi, da lì a vivere male o ammalarsi il passo è breve.
Fare l’elenco è fare già metà dell’opera, approfondimenti nei prossimi post.
foto da popfilosofia.it