E’ una capacità che possiamo avere tutti, almeno sino a certi livelli. Non cercare di reprime la paura è sempre il primo passo, poi accettarla per conoscerla per poi conviverci è il secondo.
Se finora hai sempre cercato di non pensarci o magari ti senti sopraffatto o paralizzato, non combattere, fai qualcosa di diverso, rimani paralizzato. Non cercare di cambiare questa situazione con la forza, con la volontà, arrenditi.
Lo so non è facile, ci è sempre stato insegnato a combattere, a reagire; va bene allora reagisci scrivendo di lei, respirando profondamente, facendo un’attività fisica a tua scelta.
Scrivi quello che senti, senza pensare,vedrai che dopo un po’ si affievolisce, passa, ricominci a muoverti, a respirare normalmente.
Spesso la paura di un male ci conduce ad uno peggiore. Nicolas Boileau
Per fare in modo che diventi un compagno e non un avversario bisogna cambiare l’atteggiamento nei suoi confronti.
Non è facile, per riuscirci bisogna iniziare a giocare con paure più piccole, per farlo ci vuole tempo. Ecco perché bisogna ritagliarsi degli spazi nella giornata.
Se, per esempio, hai paura di restare solo, prova a farlo per poco tempo. Se hai paura di guidare in autostrada prova a farlo e prendi poi la prima uscita.
La paura della sofferenza, del dolore, della morte, tocca tasti molto sensibili ed inconsci, per questo bisogna fare qualcosa di “strano” per parlare all’inconscio.
Una vigile e provvida paura è la madre della sicurezza. Edmund Burke
Se hai paura di morire procurati una foto di un teschio, se hai paura della sofferenza e del dolore procurati una foto di una macchina della tortura dell’antichità ; portala sempre con te, guardala spesso e tienila anche sotto il cuscino la notte, dopo averla guardata priam di dormire.
Sono dei rituali per parlare all'insconscio e alle tue paure.
Più si riuscirà a convivere con le proprie paure maggiori saranno le possibilità di superare il momento che presuppone sempre un cambiamento interiore.
foto di anellodisosta