Le credenze e convinzioni sulla salute sono tante. Quella degli integratori, quasi ogni problema ha l’integratore giusto, perché il cibo non è più quello di una volta e le pillole, se poi naturali, sono meglio. Poi ci sono quelli che pensano che tutto dipenda dal cibo, quindi solo bio, questo no o solo di una certa marca. Guai alla pasta o al pane, il glutine fa male, lo zucchero poi fa venire di tutto. I noti vegetariani o i più drastici vegani che per motivi etici spesso guardano un po’ così gli altri. Sono alla ricerca costante di evitare anche solo qualche traccia di cibo proibito.
Anche quelli che corrono 10 km tutti i giorni e si stupiscono di avere dei problemi ai muscoli o alle articolazioni. La colpa sarebbe delle scarpe usate troppi chilometri. Comunque gestiscono nevrosi e depressioni così. Quelli della vit. C che cura di tutto ma solo ad alte dosi e quindi si fanno di pasticche, in natura sarebbe praticamente impossibile.
Che fai? Esco a far prendere aria ai pensieri afosi e soffocanti.
O della vit. D, ormone in grado di curare, prevenire e risolvere una miriade di problematiche, ogni volta se ne aggiunge una nuova. Anche qui in natura sarebbe impossibile raggiungere le dosi terapeutiche consigliate. Alcuni si fissano sul valore assoluto e impongono al corpo di raggiungere un determinato livello anche quando il corpo non ne vuole sapere nonostante le mega dosi. Indipendentemente dai sintomi.
Quelli che dipendono dagli esami medici, il livello del benessere è legato al tal valore, oddio è salito o è sceso. Il referto non si capisce, il medichese usato spesso serve a tenersi dalla parte della ragione ma il paziente va in panico per i nomi astrusi. Sarà grave? Altri sono convinti che tutto derivi dall’inquinamento, quindi bisogna disintossicarsi. Analisi ed esami diranno che qualche metallo pesante è troppo pesante e bisogna alleggerirsi. Ecco quindi la pastiglia giusta e il trattamento appropriato.
Ovviamente ci sono migliaia di lavori scientifici a supporto che aumenteranno il valore delle credenze che vanno assolutamente rispettate perché sono la fonte della maggior parte delle guarigioni o miglioramenti e paradossalmente sembrano indipendentii dalla soluzione scelta. Sembrerebbe cioè che non sia influente ciò che si sceglie ma di quanto uno sia convinto che faccia bene. Aggiungiamo poi che rispettare assunzioni, rituali vari crea una disciplina e un riequilibrio interiore che unito alla continuità spesso cura o guarisce ciò che non si vede. Quale sarebbe altrimenti la spiegazione per la quale tante persone guariscono con tutto e il contrario di tutto, dalle più svariate malattie?
Sono sano e sto bene fino a che riuscirò a superare facilmente ogni evento che mi accade con un sorriso e una alzata di spalle.
Forse ci si dimentica anche dell’effetto placebo, quello che dice che: se sono convinto che mi faccia bene, lo farà. Come dell’effetto nocebo, quello che se sono convinto che mi faccia male, lo farà. Non funziona sempre ma anche loro fanno la loro parte. Ovviamente non voglio disilludere il credente, ogni cosa ha il suo effetto ma la maggior parte di questo viene dato da noi e dalle nostre convinzioni oltre che dalla dose. La differenza tra una medicina e un veleno è la dose, diceva Paracelso.
Ho usato il tono un po’ scherzoso per smitizzare gli estremismi e i fanatismi che a volte imprigionano invece di liberare. Del resto sembra che la malattia non si preoccupi molto di tutti i mezzi usati per cercare di evitarla, lei fa la sua strada. Qualche dubbio non sorge?
Dottor Alter
foto di valigiablu