Si parla molto di diete come terapia, un pò come il digiuno che sta entrando nelle terapie complementari di molte malattie a piccoli passi. Tante persone vedendo questi miglioramenti pensano che siano i cibi a farli ammalare e soffrire, allora togli questo, poi togli quello e così con il tempo il cibo si trasforma in un nemico da cui difendersi. Da piacere e nutrimento diventa solo un nutrimento a volte triste, date le privazioni a cui si è sottoposti. Pensare di poterle mantenere a lungo senza conseguenze è utopistico. Il cibo deve essere vario come colori, sapori, odori, generi, per apportare nutrimento anche emotivo alla psiche, certe persone possono deprimersi con la mancanza.
I progressi della medicina sono stati ragguardevoli. Ora non ci resta che confidare in quelli dei medici. Guido Rojetti
Le reazioni eccessive agli alimenti incriminati ovviamente non sono dati dagli alimenti stessi ma da una esagerata reazione individuale. Guarda caso molte persone soffrono anche di malattie autoimmuni, cioè distruggono i tessuti del loro corpo e organi considerati nemici. Il loro sistema psichico, nervoso e immunitario è in allerta continua e non è più capace di riconoscere i buoni dai cattivi. Di fronte a questi casi complessi anche la medicina ha solo rimedi e farmaci sintomatici, allora cosa fare, quando poi le cause non sono proprio chiare?
I bambini oramai non giocano più al dottore. Giocano allo specialista. Boris Makaresko
Le medicine orientali prescrivono come cura basilare la regolarità, pasti, sonno, veglia, riposo frequente, riduzione degli stimoli, impegni, pensieri. La pratica di una attività, ginnastica dolce, meglio yoga perché richiede di esserci anche con la mente. Psicoterapia aiuta e velocizza l’analisi di sé. La pratica di tenere un diario giornaliero insieme ad una anamnesi in stile omeopatico (che valuta tutto di noi e dei nostri famigliari) sono altri tasselli per intraprendere una cura globale, la sola che può dare risultati dopo che altre cure parziali hanno fallito.