Siamo ad un bivio, non possiamo tirarci indietro, non possiamo far finta di nulla ignorando ciò che sta succedendo, siamo tirati per i capelli, i vostri perché su di non si può fare, sembra che le cosse siano fatte per caso.
I potenti vogliono cambiare, meglio accelerare su cambiamenti già iniziati decenni fa e avvenuti lentamente sotto i nostri occhi ignari. Chi comanda non si ferma e vuole il controllo totale su di noi, lavoro, denaro e con questo il territorio indirettamente, una variante delle guerre di occupazione militare fisica, ora non sono più necessarie ma la sostanza non cambia.
Possiamo fare due cose: non fare niente, una scelta anche se non sembra tale, fregarcene come abbiamo sempre fatto, lasciando agli altri il compito di indirizzare e gestire la nostra vita, oppure fare qualcosa. La prima scelta è la più facile, non comporta che abbassare la testa e continuare a fare i criceti che corrono nella ruota della loro gabbia restando sempre nello stesso posto. Oppure accorgersi che il cappio si sta stringendo sempre di più, anche se molto lentamente quasi senza avvertirlo dandoci l’illusione che sia tutto normale, che non possa andare che così.
Non è facile accorgersi perché il nostro lasso di valutazione è di qualche mese prima, quando passano 1/2 anni già non ci ricordiamo più di nulla, complice è la valanga di informazioni a cui ci sottoponiamo più o meno volontariamente in modo da confonderci le idee e non capire più bene. È una tecnica anche questa come si può vedere nell’emergenza attuale in cui capirci qualcosa è sempre più difficile.
Dovremo decidere se i cambiamenti, di difficile valutazione che sono in atto, ci piacciono oppure no, se ci piace che tra non moltosparirà il denaro contante, vedi cashback, una fregatura mascherata che per capirla non bastano le scuole superiori e poi ancora. Senza denaro contante saremo in balia delle banche che con un clic ci spengono, pagheremo ogni transazione fatta e il valore di 100 € dopo dieci passaggi sarà diminuito del 10%, meccanismo difficile da capire anche per gli istruiti.
Dovremo decidere se ci va bene non poter fare più un lavoro autonomo perché saranno difficili da iniziare e con burocrazie e leggi intricate e investimenti elevati adatti solo a pochi, come sta già succedendo da decenni. Se ci va bene di essere monitorati in ogni nostro più recondito angolo di vita, pensieri, desideri, azioni private, affetti, discorsi, compresi movimenti fisici. Pensiamoci e poi magari potremo decidere perché anche non ci pensiamo che chi decide per noi.
Dottor Alter