Questo e’ il piccolo grande segreto, lo so e’ banale ma, perché continui ad affannarti a fare un sacco di cose senza goderne nessuna?
Ecco la mia risposta. Perché cerchi un appagamento che la precedente non ti ha dato. Non sei riuscito a soddisfarti perché eri già proiettato in quella che avresti voluto fare dopo.
E’ un circolo vizioso, meno sarai soddisfatto più cercherai altro per trovare un appagamento, più cercherai altro meno soddisfazione troverai.
Il meccanismo funziona così, serve a mantenere elevata la domanda, elemento indispensabile per vendere di più.
Il problema non e’ il consumismo, e’ la nostra inconsapevolezza.
In pratica quando ti accingi a fare una cosa prendi nota dell’ora di inizio e quando termini annotati l’ora finale.
La prossima volta che farai la stessa cosa prendi con te un timer e impostalo con tre minuti in più del tempo misurato per svolgere quell’operazione. Usalo tutto.
Cerca di essere presente nel farla, non pensare ad altro o ascoltare la tv o la musica, ogni momento che passi sii completamente assorto nell’azione. Certamente ti riuscirà meglio e sarai più soddisfatto quando la completerai.
La volta dopo aumenta ancora di tre minuti e così via sino a che l’aumento non ti darà maggior soddisfazione, quello sarà il tempo giusto per te per fare quella cosa.
ATTENZIONE. I soggetti costituzionalmente portati a fare tutto rapidamente avranno più difficoltà degli altri a dosare le energie. Queste energie per loro sono disponibili in blocchi e arrivano come un’ondata, per cui potranno fare una pausa tra ogni azione rapida e l’altra. Indicati gli esercizi di controllo graduale del movimento.
Parla lentamente, pensa lentamente, muoviti lentamente e osservati nel farlo.
Non importa se gli altri corrono, non farti contagiare, mantieni la fermezza e la calma, sarai tu a trasmetterla a loro. Una cosa fatta in fretta viene spesso male e bisogna rifarla, questa e’ una perdita di tempo certa.
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